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Assegno di mantenimento nelle unioni civili

L’assegno di mantenimento nelle Unioni Civili

L’Assegno di mantenimento nelle Unioni civili: Quando è effettivamente dovuto ?

La Legge Cirinnà (L. 76/2016) ha introdotto le unioni civili in Italia. Questi rapporti riconoscono ai partner diritti e doveri simili a quelli matrimoniali, con alcune differenze importanti. Tra queste, la disciplina dell’assegno di mantenimento al termine della relazione a cui si applica l’art. 5, comma 6 della Legge n. 898/1970. Una recente pronuncia della Corte di Cassazione (Ordinanza n. 24930/2024) ha chiarito i requisiti per ottenere il mantenimento, delineando un quadro applicativo preciso.

Condizioni per la concessione dell’assegno di mantenimento nelle Unioni civili

L’assegno di mantenimento in seguito allo scioglimento di un’unione civile, come per lo scioglimento o la cessazione del matrimonio, viene concesso solo al verificarsi di specifiche condizioni. In linea con l’orientamento espresso dalla Cassazione, è necessario valutare attentamente le seguenti circostanze:

  • Insufficienza dei mezzi economici: Il partner richiedente deve trovarsi in una situazione economica di particolare precarietà e deve dimostrare l’incapacità di mantenere un tenore di vita indipendente.
  • Squilibrio patrimoniale tra le parti: È fondamentale accertare un chiaro divario economico tra i due ex partner, con un’analisi comparativa delle rispettive risorse finanziarie e patrimoniali.

Secondo la Cassazione, l’assegno di mantenimento ha una funzione assistenziale, compensativa e perequativa. Non costituisce dunque una forma di rendita automatica, ma un intervento mirato nei casi in cui sussista un’effettiva disparità economica. Nel caso esaminato dalla Cassazione, entrambe le ex partner versavano in condizioni economiche precarie: una era affetta da “patologia depressiva” ma non aveva provato la sua “inabilità al lavoro”, mentre l’altra risultava essere rimasta “priva di redditi e gravata da debiti”. Di fatto dunque, entrambe si trovavano in una situazione di parità patrimoniale, condizione che ha comportato il mancato riconoscimento del mantenimento alla richiedente.

Q&A: questioni rilevanti in materia di assegno nelle Unioni civili

  • Un soggetto può richiedere l’assegno di mantenimento al termine di un’unione civile?
    Si, ma la concessione dipende da una rigorosa valutazione delle condizioni economiche e patrimoniali di entrambi i partner.
  • Quali elementi specifici vengono considerati?
    Tra i fattori valutati, spiccano la durata dell’unione, il contributo economico e di cura apportato durante la convivenza e le risorse finanziarie e patrimoniali delle parti.

Lo studio è a disposizione per offrire consulenze personalizzate o approfondimenti su questi temi.