La tutela dell’immagine del minore: cosa succede se manca il consenso di un genitore?
La tutela dell’immagine dei minori è un diritto inviolabile, e il consenso di entrambi i genitori è essenziale. Ma cosa succede se manca? In questo articolo analizziamo la questione legale relativa alla tutela dell’immagine del minore senza consenso.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 23018/2024, ha riaffermato un principio fondamentale: il diritto all’immagine del minore è inviolabile ed occorre il consenso di entrambi i genitori perché tale immagine possa essere utilizzata pubblicamente. La sentenza segna un nuovo passo importante nella protezione dei diritti dei minori, affrontando anche la questione del risarcimento per l’uso non autorizzato delle immagini.
Il caso: immagini usate a scopo commerciale senza consenso
La vicenda giudiziaria nasce dalla pubblicazione di immagini di un minore nell’ambito di una campagna pubblicitaria per una casa di moda, pubblicazione autorizzata dalla madre senza il consenso del padre. Quest’ultimo, pur esercitando la responsabilità genitoriale, non era stato consultato. Il padre ha quindi agito in giudizio contro la madre e la casa di moda, chiedendo il risarcimento per la lesione del diritto all’immagine del figlio e l’inibizione dell’uso delle foto.
Le decisioni di merito:
I giudici di primo e secondo grado avevano riconosciuto che l’immagine era stata utilizzata in modo illecito, ma avevano negato il risarcimento richiesto ritenendo che il minore non fosse identificabile e che, quindi, non si configurasse un danno concreto (veniva ritenuta “ assente la lesione del diritto all’immagine del minore, posto che l’assenza di elementi identificativi e anagrafici del bambino <nome, cognome, età, cittadinanza> ne aveva impedito la riconducibilità ai genitori, preservandone in tal modo la riservatezza e l’anonimato”).
La svolta della Cassazione: l’immagine è un diritto assoluto
La Corte di Cassazione ha ribaltato parzialmente la decisione dei giudici di merito, stabilendo che:
- L’immagine del minore è tutelata indipendentemente dall’identificazione completa.
La diffusione di un’immagine, anche senza il nome o altri dettagli identificativi, può violare il diritto alla riservatezza e all’identità personale del minore. - Il consenso di entrambi i genitori è imprescindibile.
In presenza di responsabilità genitoriale condivisa, qualsiasi uso dell’immagine del minore richiede l’autorizzazione di entrambi i genitori, salvo eccezioni specifiche previste dalla legge - l danno non è presunto, ma deve essere provato
La Corte di Cassazione ha precisato che, una volta accertata l’illecita pubblicazione delle immagini, il giudice deve valutare l’effettività e la serietà della lesione al diritto all’immagine. Questa valutazione dipende da diversi fattori, come:
- La modalità di diffusione: tempi, mezzi utilizzati e portata della pubblicazione.
- L’estensione della diffusione: ad esempio, una distribuzione limitata a poche persone potrebbe non comportare un danno rilevante, mentre una campagna promozionale su larga scala aumenta il pregiudizio.
- Il giudice è inoltre chiamato a considerare il primario interesse del minore, tutelando la sua vita privata.
A seconda della gravità della lesione accertata, le misure di tutela possono variare: dal semplice divieto di utilizzare le immagini, fino al riconoscimento di un risarcimento, qualora il danno effettivamente cagionato sia dimostrato e provato.
Il quadro normativo: quali tutele per l’immagine del minore ?
La decisione della Cassazione si basa su di un insieme di norme che tutelano l’immagine e la riservatezza dei minori:
- Art. 10 c.c.: tutela contro la pubblicazione non autorizzata di immagini.
- L. 633/1941 (Diritto d’autore): vieta l’uso di immagini senza il consenso, salvo eccezioni giustificate da interesse pubblico, ovvero ai sensi dell’art. 97 della citata Legge “quando la riproduzione dell’immagine è giustificata dalla notorietà o dall’ufficio pubblico coperto, da necessità di giustizia o di polizia, da scopi scientifici, didattici o culturali, o quando la riproduzione è collegata a fatti, avvenimenti, cerimonie di interesse pubblico o svoltisi in pubblico. Il ritratto non può tuttavia essere esposto o messo in commercio, quando l’esposizione o messa in commercio rechi pregiudizio all’onore, alla reputazione od anche al decoro della persona ritrattata”
- Convenzione ONU sui diritti del fanciullo: garantisce il diritto del minore a essere protetto da abusi e violazioni della privacy.
Domande frequenti sull’uso delle immagini dei minori:
1. Quando è necessario il consenso per l’uso delle immagini di un minore?
Il consenso di entrambi i genitori è obbligatorio per qualsiasi uso pubblico, salvo specifiche eccezioni come finalità di giustizia o interesse pubblico. La tutela dell’immagine del minore senza consenso è fondamentale per proteggere i loro diritti e privacy in qualsiasi contesto.
2. Quali danni possono essere risarciti in caso di uso illecito?
Il risarcimento può includere danni morali (lesione della dignità e dell’immagine) e danni materiali, purché siano dimostrati.
3. Cosa fare se le immagini del minore vengono pubblicate senza consenso?
Il genitore può chiedere la rimozione immediata delle immagini, l’inibizione all’uso futuro e il risarcimento dei danni.
Le implicazioni della sentenza per i genitori e i minori
Questa sentenza della Cassazione sottolinea l’importanza della tutela dell’immagine del minore senza consenso, consolidando il diritto alla riservatezza e ribadendo la centralità dell’interesse del minore, e segnatamente:
- La protezione dell’immagine è un diritto assoluto e prioritario.
- L’utilizzo commerciale delle immagini di un minore è sempre subordinato al consenso di entrambi i genitori.
- La violazione di questo diritto può comportare non solo il divieto di utilizzo delle immagini, ma anche il risarcimento dei danni.
Conclusioni: un principio a tutela dei minori
L’ordinanza n. 23018/2024 stabilisce un precedente fondamentale per la tutela dei minori, rafforzando il principio secondo cui il consenso genitoriale è essenziale per l’utilizzo dell’immagine del bambino. In un’epoca in cui le immagini vengono condivise facilmente e rapidamente, questa sentenza rappresenta un passo importante per proteggere la riservatezza e la dignità dei più piccoli.
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